Magneti in Ferrite

I magneti in ferrite sono in assoluto i più diffusi e utilizzati. Particolarmente facili da riconoscere grazie al loro tipico colore grigio scuro, operano senza alcuna necessità di rivestimento perché sono naturalmente resistenti alla corrosione.

Conosciuti anche come magneti in ferrite dura o magneti in ceramica, questi prodotti garantiscono un’importante serie di vantaggi:

  • sono ideali per applicazioni in condizioni climatiche gravose, perché resistono a temperature da -40°C a 250*C;
  • possono essere utilizzati in outdoor perché resistono bene alla corrosione;
  • sono caratterizzati da un ottimo rapporto qualità/prezzo;
  • non necessitano di alcun trattamento superficiale;
  • resistono ottimamente all’azione degli agenti chimici.

 

Caratteristiche dei magneti in ferrite

Realizzabili in dimensioni e forme anche molto diversi – dai dischi ai parallelepipedi, fino agli anelli – i magneti in ferrite sono comunemente impiegati per la realizzazioni più trasversali: dalle classiche calamite per lavagne ai generatori, dai microfoni agli altoparlanti, dall’hardware per computer fino all’industria Automotive.

Nella maggior parte dei casi, i magneti in ferrite utilizzano ferrite dura e sono particolarmente apprezzati per la loro versatilità.

Vengono anche definiti “magneti permanenti” e la loro produzione somiglia, per molti versi, a quella di altri materiali ceramici.

Tipicamente, i magneti in ferrite si suddividono in due macro categorie:

  1. i magneti in ferrite dura: caratterizzati da un campo magnetico davvero molto potente;
  2. i magneti in ferrite dolce: caratterizzati da un basso indice di coercitività.

La coercitività magnetica è definita come la forza del campo magnetico necessaria a procedere alla smagnetizzazione completa di un materiale ferromagnetico. Va da sé che, a fronte di un alto valore di coercitività, la resistenza del materiale all’esposizione a un altro campo magnetico si rivelerà più alta.

Va, inoltre, ricordato che i magneti in ferrite si dividono anche in due diversi tipi, a seconda della tipologia di produzione:

  1. Ferrite isotropa: avviene tramite l’applicazione di pressione e, successivamente, con la magnetizzazione del pezzo attraverso l’applicazione di un campo magnetico.
  2. Ferrite anisotropa: risultato di una preparazione “a umido”, di norma con stampi a iniezione con l’effetto di un campo magnetico, che garantisce alta densità energetica.